Wednesday, May 7, 2008

La mia Vespa

A 16 anni passai dal motorino alla 125; all'epoca le scelte erano praticamente due: o prendevi una Vespa, di solito un PX, o prendevi un Cagiva SST e diventavi immediatamente un motociclista.
Non ci pensai nemmeno su e arrivò il Cagiva, con il quale guardavo ai vespisti con un'aria di malcelata superiorità.
Poi, a 19 anni, il 125 mi stava stretto, volevo allargare i confini delle mie esplorazioni e il dover rinunciare alle autostrade, la limitazione della velocità di crociera ai 90 Km/h, insomma tutto mi portò a scegliere una moto "vera", una Moto Guzzi V35 (all'epoca si poteva andare oltre con la cilindrata solo dopo i 21 anni) prima serie, di quarta mano.
E i vespisti non li vedevo nemmeno.

Poi venne il matrimonio, la famiglia, i figli ... soldi per tenere in efficienza la moto non ce n'erano più e mi ridussi ad avviare a spinta la beneamata perchè non mi potevo permettere neppure di cambiare la batteria.
Mi trovai di fronte ad un altro bivio: rinunciare alle due ruote motorizzate o ridurre le mie pretese. Così, un po' a malincuore, scambiai la Guzzi per una Vespa PX 200 color nocciola, 2800 Km percorsi in 8 anni.
Fu amore immediato: non mi sentii per nulla male su quello strano tipo di moto, anzi mi affascinò immediatamente per la sua capacità di assecondarmi nei lunghi viaggi come negli spostamenti quotidiani.

Mi ricordo perfettamente del 26 aprile 1994: avevo appena trascorso una due giorni sulle Dolomiti in Vespa in compagnia di mio fratello con la sua BMW R80GS PD, avevamo percorso il Pordoi sotto la neve, una giornata intera di pioggia, eravamo tornati a casa entrambi sul vespone a causa di una caduta di Paolo. Il giorno successivo, il 26 appunto, ero andato a lavorare in Vespa, poi a prendere i miei due bambini alla scuola materna (uno davanti, uno dietro, rigorosamente a passo d'uomo in seconda) e mi ritrovai nuovamente nel parcheggio dell'azienda. Spento il mezzo mi fermai e mi dissi: ma con che moto avrei potuto mai fare tutto questo?
Da allora presi consapevolezza che la Vespa mi aveva totalmente conquistato.

Nel giugno del 1996, in un viaggetto in solitaria, caddi a 50 Km a sud di Siena: finimmo contro un guard-rail, sia io che la Vespa. Io ci rimisi gli incisivi, lo scooter invece si piegò a metà nella zona sottostante il bauletto. Aveva 13000 Km.
A malincuore dovetti venderla per pezzi di ricambio e mi dissi "sono finito".

Invece, grazie all'aiuto del buon babbo (non Natale, Giorgio), a febbraio dell'anno successivo acquistai un'altra Vespa PX 200 nuova fiammante, che tutt'ora uso facendo la staffetta con una Moto Guzzi V65SP, ma questa è un'altra storia.

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