Monday, October 26, 2015

Parliamo di veicoli ricreazionali - II

Si torna in campeggio


Mi sono sposato presto: ho avuto la fortuna di incontrare la donna della mia vita che eravamo ancora quasi adolescenti e quindi siamo stati determinati nel voler formare una famiglia non appena il lavoro ci avesse permesso di guadagnare il minimo indispensabile.

Col matrimonio arriva subito un bel bambino, sicchè le nostre prime ferie da sposati le facemmo a giugno (a fine luglio sarebbe nato Roberto) e scegliemmo di provare col campeggio, nuovamente per me e per la prima volta per mia moglie.

Affittammo un bungalow al Camping La Quercia a Lazise, sul Lago di Garda: una posizione stupenda ma una pessima scelta perchè ad Angela il bungalow proprio non piaceva.

Tornati a casa acquistammo quindi un piccolo camper, un Ford Transit del 1972 a GPL, allestito in modo spartano ma carino, in formica gialla!

L'aspetto finale non era dei più rassicuranti e ci garantiva la paletta per controlli ad ogni pattuglia delle forze dell'ordine: visto con l'occhio del cinquantenne che sono adesso posso anche capire il perchè.

Non facemmo troppo con il TOBAGO (il soprannome che gli avevamo affibbiato): vacanze primaverili in Toscana ed estive in Alvernia, Francia, ma nel complesso si trattava di un mezzo onesto ed affidabile anche se era chiaramente un mezzo di un'altra epoca; in particolare ai 90 Km/h, la velocità di crociera (e anche pressochè la massima), il vecchio 4 cilindri a V di 1500 cc , quello delle Taunus degli anni 60, si faceva sentire parecchio nell'abitacolo rivestito di comoda lamiera!

Nonostante tutto rimpiango ancora il vecchio Tobago, mi piaceva tantissimo viaggiarci ed anche andarci al lavoro; la sensazione di avere un piccolo rifugio sempre pronto dietro il sedile di guida era una cosa che tuttora mi manca.

Purtroppo un venditore stupido e miope ce lo vendette spacciandolo per un 4 posti omologati: io, giovane ed inesperto, abboccai per poi scoprire che si trattava di un 3 posti e quindi, essendoci all'orizzonte un altro pargolo, fummo costretti a venderlo smenandoci anche un bel po' di sudati risparmi. Da quel concessionario camper non comprai mai più nulla che non fosse un qualche accessorio, e comunque solo fino a quando non iniziò l'e-commerce che ha affrancato i maniaci come me da questi personaggi discutibili.

Volendo cambiare il mezzo, ci rendemmo conto che un camper per più di 3 persone sarebbe stato qualcosa di diverso da un'auto "anomala" e quindi ci orientammo verso una caravan.

La prima scelta fu una pieghevole Rapido ma anche in questo caso incontrammo un altro concessionario disonesto e alla fine non se ne fece nulla.

Approdammo invece da Gamberini di Bologna, finalmente un commerciante onesto e intelligente e comprammo quella che diventò la nostra compagna di mille avventure, una caravan Adria Prima 350, entry level costruita in modo eccellente che ci permise di passare 16 anni di viaggi stupendi.

Ma questa è un'altra storia che vale la pena raccontare nel dettaglio.

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